«Non è che così muore?»
«No, e poi anche se muore gli sta bene. Ti sta
bene se muori?»
Queste sono Erica e Michela.
Erica è un’insegnante alle elementari, quindi
sarebbe maestra Erica.
Michela è project manager in una
multinazionale, quindi sarebbe la Dott.sa Rosati (che è il suo cognome).
Quello legato sul divano davanti a loro che
dovrebbe rispondere alla domanda se gli sta bene crepare alle diciassette di un
sabato pomeriggio è Riccardo Mombelli, dentista di Carugate.
Mombelli è iscritto a Finder, anche Erica e
Michela sono iscritte a Finder.
«Allora ti sta bene crepare Momba80?»
Momba80 è il nickname di Riccardo.
“Trentacinquenne, libero. Sono un tramonto
nell’anima e una mareggiata di emozioni, cerco stella marina per salpare insieme”
«Guarda che se non gli levi il guanto da forno
dalla bocca mica riesce a risponderti.»
L’idea del guanto da forno è stata di Michela. Che
adesso si avvicina a Momba80, gli leva il guanto dalla bocca e gli tira una
cinquina sulla guancia, che ormai è venti minuti che è rossa perenne a furia di
prendere schiaffoni.
Mombelli non è cattivo, iscriversi a Finder gli
sembrava una buona idea: donne e uomini che si cercano, uno legge i profili, le
descrizioni, guarda le foto e se tutti e due ci mettiamo un bel “mi piace” è
capace che dopo qualche messaggio stiamo già spalmati su un materasso. Una
unione civile e consenziente, pochi rischi legali e tante trombate. In sintesi
era questa la filosofia di Momba80, che anche il nick gli sembrava azzeccato:
virile e chiaro, un’assonanza tra tromba e cobra con in più l’informazione
anagrafica.
«Signorina ma che vuole? Perché mi avete legato
e mi picchiate? Io nemmeno vi conosco.»
«Ma noi si, noi ti conosciamo. Sappiamo, per esempio,
che ieri sei uscito con una certa Donatella, vero?»
«Donatella? No, ieri sono stato a casa.»
Schiaffone Erica, schiaffone Michela.
«Si, si, Donatella, come no! Sono uscito, sono
uscito. Qurantadue anni, avvocato, le piacciono i gatti e corre tutte le
mattine al parco. Ma giuro che non l’ho toccata.»
«Non è questo il punto.» Rispondono in coro.
Momba serra la mascella, le fissa. Adesso è ora
di fare il duro!
“Riccardo
Mombelli, queste due zitelle a te ti fanno una pippa, tu adesso le prendi a
calci in culo e te ne vai, stracci le corde con cui sei legato e ti vai a fare
un bell’aperitivo. Secco e ghiacciato.”
Non funziona, Riccardo si sta cagando sotto.
«Lo sappiamo che non l’ha toccata Sig.
Mombelli, lei non le ha nemmeno offerto il caffè. Lei, ha fatto pagare il caffè
alla signorina Donatella, adducendo la scusa che gira solo con bancomat e carte
di credito, le quali, per una incredibile sfortunata coincidenza erano state
dimenticate nel vano portaoggetti della sua Ferrari.»
«E allora che cazzo volete stronze?»
C’è da capirlo il Momba, comincia a essere
sotto pressione, gli pare che le due sappiano tutto sulle sue tecniche da primo
appuntamento.
«Lei si è anche presentato in tuta. Capisce che
la sua posizione è molto grave, merita una serie infinita di bastonate sulla nuca
e pubbliche scuse al mondo femminile sul suo profilo.»
Momba è scosso.
«Si è vero, ero in tuta e non ho offerto il
caffè, ma guardate che io a casa ho una cabina armadio che ci può dormire una
squadra di calcetto. Presentarmi in tuta e fingermi un ricco distratto lo
faccio solo per vedere la reazione della donna di turno, una specie di test
psicologico.»
Schiaffone Erica, schiaffone Michela.
Schiaffone Erica, schiaffone Michela.
Schiaffone Erica, schiaffone Michela.
Mombelli ha la faccia che brucia e le lacrime
agli occhi.
«Sei fottuto, con noi non si scherza, noi
quelli come te non li perdoniamo, andiamo a stanarli casa per casa. Siete
quelli che non aprono la porta quando si entra al ristorante, quelli che non
versano il vino, quelli che ordinano la coca cola con il pesce. Quelli che al primo
appuntamento si presentano senza essersi fatti una doccia. Quelli che cercano
una governante perché è ora di sposarsi. Quelli che non telefonano mai, mandate
solo messaggi vocali, che dopo i trenta è gravissimo. Quelli del “no guarda, te
lo dico subito, io non sono mica così…” e poi segue una stronzata. Siete quelli
che girano con il borsello, ma viscidi, al primo appuntamento lo lasciate a
casa.»
«Giuro che il borsello l’ho messo solo una
volta, ed era di Gucci.»
Triplo schiaffone
Erica, schiaffone Michela.
Stendono un telo di plastica sul tappeto,
mettono del cotone nella bocca di Mombelli e sopra del nastro adesivo. Lo
buttano per terra. Si accende la motosega.
Monba80- ultimo collegamento sabato
12/12/2015 – 14.47