giovedì 12 marzo 2020

TI CONOSCO MASCHERINA

DPCM n° 523.478


Esistono varie categorie di portatori sani di mascherine, di seguito una lista (non esaustiva) per riconoscerli.

L'UNTORE: colui che non porta mascherine, su di lui piovono sguardi di disapprovazione e sdegno, più passano le ore e più si sente isolato (che è un bene), per lui c'è un futuro di emarginazione sociale e di soggiorno obbligatorio in campi di rieducazione.

IL PROFESSIONISTA: indossa mascherine semifacciali in silicone a quattro agganci regolabili con filtro combinato antipolveri che scade nel 2023, è destinato a diventare parte del prossimo esecutivo, rimorchia un casino durante le code per entrare nei supermercati, ma sono amori platonici perchè rifugge da qualsiasi contatto. 

IL PREVIDENTE: lo si riconosce perchè ogni 24h ha una mascherina nuova con filtro FFPP3, oggi più rare dell'iridio. Mentre noi pensavamo a cosa fare per capodanno, lui aveva già fatto incetta di intere confezioni, per onestà bisogna dire che non è uno speculatore; solo per uso personale.

LO SPROVVEDUTO: è un coglione, gira con una mascherina al collo, ma non la indossa praticamente mai, sostanzialmente la usa come coperta di Linus quando deve uscire di casa. 

L'IMPANICATO: non possiede mascherine, nemmeno di carnevale, le sta cercando da tre settimane ma appena arriva lui si easuriscono. Lo si riconosce perchè ovvia al disagio con sciarpe, maglioni dal collo alto, pashimine, foulard, cappelli con la veletta.

ITALIANO MEDIO: ha delle mascherine. Una in macchina (comprata), una a casa (regalata da amico infermiere), una in ufficio (fornita dall'azienda). Non sempre la indossa, dipende dalla circostanza; sì per andare a fare la spesa, no per scendere in cantina. Se vede un posto di blocco la indossa,  se incrocia un condomino che gli sta sulle palle la mette. Se deve fare una call la mette.

IL SOPRAVVISSUTO: per lui è questione di giorni e verranno sospese forniture di acqua ed energia elettrica, instaurato il coprifuoco e la legge marziale. Ha diversi kit a casa, compreso quello per fabbricarsi mascherine da solo; dischetti struccanti in cotone da incollare su carta scottex e nastro american tape per far aderire tutto perfettamente al viso. Di solito è lo stadio successivo dell' Impanicato che ha acquistato coscienza critica.

L'INFLUENCER (o aspirante): non esce di casa da tre mesi (è disoccupato), però da due (mesi) vive con una mascherina addosso, lunedì prossimo la leverà per farsi un selfie con le piaghe da mascherina più post strappalacrime per ringraziare medici e infermieri.


Forza che quando sarà finità ci ubriacheremo con consapevolezza.

lunedì 9 marzo 2020

CRONACHE AL TEMPO DEL VAIRUS

In realtà il titolo che avevo pensato per questo ennesimo, e inutile post, di questo inutile e autocelebrativo blog, era: "L'amore ai tempi del colera", ma non mi andava una denuncia per plagio, ergo, ho pescato nella mia feconda e mai doma fantasia, fine del preambolo, inutile.

Da quando siamo sotto DPCM (che oramai sapete tutti cosa significa questo acronimo, se non lo sapete è giusto che vi beccate il vairus) passo più tempo a casa, in realtà passo più tempo a casa da quando i bar chiudono alle 18, ma questa nefasta condizione va comunque riferita al DPCM. 
La chiusura dei bar alle 18 ha prodotto un'ondata di consapevolezza in tutti noi, molti hanno capito di aver bisogno di un'analista, che non è la persona che vi consiglia sugli investimenti da fare in borsa, ma quella che vi consiglia su quale borsa vi provoca disagio e perchè. Costretti a passare più tempo soli e con se stessi, probabilmente gli unici che sopravviveranno saranno i single, perchè più allenati a inventarsi la qualunque per non sentirsi soli. Sarà una solitudine nuova per molti, la peggiore, la più spaventosa, la più introspettiva, la più devastante, quella che vi metterà davanti al fatto di essere soli, appunto.
Purtroppo stiamo vivendo un tragico momento storico di Netflix, le serie in programmazione fanno mediamente cagare e quelle belle sono vecchie, le abbiamo già viste. Coraggio compagni, non facciamoci prendere dal panico e controlliamo tutti se abbiamo sufficiente maionese nel frigorifero.
Ci rimane sempre wazapp che per finire di vedere tutti i video e i meme che girano sul vairus ci ritroveremo nel 2035 in un secondo. 
Ieri sera dopo aver letto con attenzione il DPCM e aver scritto una tesi di Laurea dal titolo: 
"IL VAIRUS E LE COMPROVATE ESIGENZE LAVORATIVE"
strategie e implicazioni sull'uso e significato del vocabolo COMPROVATE nella società italiana dal secondo dopoguerra ai giorni nostri.
ho messaggiato un pochino con un mio amico milanese che in tempi non sospetti si è trasferito in zona blu, cioè al mare. Ci siamo salutati con  un beneaugurante: torneremo a guardare i perizomi al mare, seguito da un VIVA L'ITALIA , VIVA.
Il morale è alto nonostante stia venendo alla luce un pernicioso e stucchevole quesito filosofico e morale su chi intubare e chi no, la storia si ricorderà di voi.
Alla prossima compagni.

giovedì 5 marzo 2020

VAIRUS

Del resto, sono cinquant'anni che guardiamo film e serie TV su scenari apocalittici e zombi, prima o poi, qualcosa doveva avverarsi. 
Adesso che molti di voi sono murati in casa e collegati H24 al lavoro; l'agognato smart working che segretamente state maledicendo perchè avete capito che, de facto, significa togliervi quel poco di socialità che vi era rimasta, finita con ammiccamenti e flirt davanti al distributore del caffè, finiti anche la passeggiata a guardar vetrine in pausa pranzo o l'aperitivo post-ufficio. 
Guardate il telefono ma nessuno vi manda più meme o video divertenti sul corona virus, l'euforia è svanita, l'angoscia da amuchina avanza e non sapete che farvene del pacco da cento di mascherine che un vostro vicino vi ha procurato sottobanco, sottraendole dallo scaffale dell'azienda per cui lavorava. 
Potete cominciare con il leggere "CROMOSOMA CALCUTTA" che già dal titolo trasmette quel giusto sapore esotico e misterioso da tragedia imminente, fare una breve ricerca su youtube per un tutorial sul come si può purificare l'acqua; poi una mattina vi sveglierete e vi accorgerete che la televisione non ha più frequenze, effetto neve su tutti i canali. Uno sguardo dalla finestra, e il professore del quinto piano è riverso sulla giostrina per bambini nel parchetto sotto casa, il suo cane cerca di rianimarlo ma poi si distrae e si mette a leccare la pozza di sangue che il prof. ha vomitato prima di passare a miglior vita. 
La fase pandemia è in stadio avanzato e voi siete sopravvissuti, comportatevi come tali e siate spietati, vi dico subito che non potrete wazzappare la fidanzata (ammesso che sia ancora viva). 
Ovviamente il vostro unico obbiettivo è rimanere vivi il più a lungo possibile, altrimenti il film finisce e io non saprei cosa scrivere, ergo, dovrete dirigervi a Nord e intendo proprio a Nord, non in Brianza ma verso i ghiacci eterni. Diciamo che se abitate a Milano il minimo sindacale è il passo del Tonale. Tutto questo a piedi, o al massimo in bicicletta perchè si sa che nel post-apocalittico le materie prime scarseggiano e la benzina è stata requisita da quello che è rimasto dei vari governi nazionali che hanno creato un #supergovernodiemergenzamondiale, il cui motto per infondere fiducia ai pochi sopravvisutti è: io so' io, e voi nun siete un cazzo.