mercoledì 20 marzo 2024

PADRONE BASTARDO

 

...il rumore ipnotico del bastone bianco che batte il marciapiede come un rabdomante meticoloso, il bastone ha una sfera alla sua estremità, bianca anche quella; batte, ondeggia e scivola sul marciapiede con un movimento a ventaglio perché deve esplorare l’area davanti ai piedi, intercettare ostacoli e prevenire cadute soprattutto. Ma un bastone rimane pur sempre un bastone, anche se domato e guidato con maestria ed esperienza da sensi sviluppati, meno uno, deficitario per sfortuna o per destino.

Non tutto "vede" il bastone, capita una svista anche a lui, e infatti non la vede: la merda.

Entra il piede destro nel mucchietto viscido e marrone, il passo è sicuro perciò il peso è tutto su quel piede che affonda nella merda, scivola e prende velocità, facendo cambiare l’inerzia di tutto il corpo che si porta appresso, che casca, come uno stronzo innocente, col culo sulla creazione fisiologica canina che stava dove non doveva stare: cacata in mezzo al marciapiede. Ora è un bel da fare, perché una mano prima tocca il culo per capire su cosa si è cascati, ed è merda, se ne accorge anche un cieco. Rimane una mano sola pulita, quella che regge ancora il bastone, la mano si sforza di raggiungere la tasca sul lato opposto della giacca per prendere un fazzoletto, nel mentre, la puzza di merda irrompe nei sensi sviluppati, è proprio merda di prima scelta, appena sfornata, la mattina presto trovi le migliori. 

Dicono porti fortuna…

Sarà stato sicuramente un bastardo, che non è la razza del cane ma quella del padrone, i padroni bastardi e pezzi di merda sono difficili da intercettare; si muovono rasenti ai muri, sfruttando le ombre della sera tardi o della mattina prestissimo, sono abili nel tirare velocemente il loro cane, che ha appena cagato, dalla parte opposta della strada. Del resto basta allontanarsi di pochi metri e quella merda potrebbe essere di chiunque.

«No, guardi, io ho il sacchettino, la raccolgo sempre.» Non è vero, bastardo.