martedì 13 settembre 2016

12 Settembre 1980

Ieri ci fosse il primo giorno di scuola, finito il giorno ci siamo ritrovati con Luca e Sebastiano in cortile, dietro la siepe dove i più grandi ci buttano i giornaletti nudi. A Sebastiano gli hanno fatto imparare che i bagni dei bambini sono quelli con la porta azzurra e quelli delle bambine ci hanno la porta rosa. Luca ha detto che la signora maestra quando gli parlava vicino alla faccia puzzava un po', un po' come l'odore di sua nonna che vede solo a Natale. La mia maestra è una suora e ha un baffo sotto il naso, però ha le mani morbide che però ti mette sempre in testa e ti sfrega a partire dal coppino fino alla fronte e ritorno, due o tre volte di fila. Non mi piace molto quando lo fa. Tutti e tre abbiamo una giacchetta nera con il colletto bianco che si può staccare, Luca l’ha perso, il colletto. Lui ha detto che glielo hanno rubato, ma l’ha perso. Questo fatto gli ha procurato un guaio perché la maestra si è arrabbiata e ha urlato che se perde il collo il primo giorno di scuola arriverà a fine anno senza testa. Inoltre la maestra gli ha avvolto intorno al collo della carta igienica, perché così è uguale a tutti gli altri bambini della classe, che lui non è mica speciale e che tenere in ordine la divisa è importante. Seduta vicino a me si è messa una bambina di nome Chiara che ha gli occhiali. Siccome all’inizio ci hanno fatto alzare in piedi uno per uno e ci hanno fatto dire il nostro nome e cognome a voce alta, ho scoperto che Chiara di cognome ha un altro nome, lei dice di chiamarsi Chiara Dalessandro, e oltre ad avere un nome che è un cognome ha detto pure che oggi era il suo compleanno. Alla fine del giro dei nomi, che io mi ricordavo solo quello di Chiara, la maestra ha voluto farci cantare la canzone degli auguri. Io proprio cantare mi fa schifo, ma Chiara era troppo vicina e non potevo fare finta altrimenti si accorgeva e ho dovuto cantare quella canzone schifosa che cantano sempre tutti al compleanno, anche al mio. Sebastiano ha vomitato in classe, dice che ha toccato sotto il banco e ha trovato una cicca ancora molle che gli si è attaccata ai diti, dice che quando ha visto i diti con la cicca sopra ha vomitato. Sebastiano vomitava anche all’asilo, lo so perché eravamo allo stesso asilo e i primi giorni vomitava sempre. Hanno dovuto chiamare la mamma di Sebastiano per portarlo a casa prima, che poi una volta che vomita poi sta bene, infatti era già dietro la siepe prima che arrivassimo io e Luca. Oggi è l’ultimo giorno che possiamo stare tutto il pomeriggio dietro la siepe perché domani torniamo a casa alle quattro. Ci hanno detto che dobbiamo portarci un tovagliolo con sopra le nostre iniziali, io ho quello di mio fratello dell’anno prima, che le iniziali sono le stesse. Sebastiano vuole sapere se Chiara Dalessandro ha le tette. Gli ho detto che ha gli occhiali, ma che domani guardo bene. Luca è nella mia stessa scuola, ma il primo giorno non ci siamo visti perché dei bambini più grandi gli hanno detto che se usciva in cortile la maestra lo faceva camminare senza scarpe sulla cacca. Allora lui per non sbagliare è rimasto in classe. Adesso anche io ho paura di incontrare questi bambini più grandi, che stanno nella mia scuola, ho proposto a Luca di decidere un punto nel corridoio in cui trovarci quando ci fanno uscire per l’intervallo e insieme di uscire in cortile. Luca ha detto che era una buona idea. Ci dispiace per Sebastiano che è da solo, ma lui dice che non ci sono bambini grandi, che da lui sono tutti uguali. Io non gli ho detto niente, ma mia mamma fa la maestra nella scuola di Sebastiano e mi ha detto che i grandi arrivano domani.