lunedì 7 dicembre 2015

IO

Io sono colei che cresce nella notte, il mantello che vi soffoca.
Sono il fardello che vi trascina sul fondo, musa dei sensi di colpa.
Io sono la violenza che avvolge il vostro cuore, la solitudine che vi porta al delirio.
Sono il falso che dichiarate, l’amore che vi sfugge.
Io sono il doppio fondo dei vostri desideri, la scheggia che scava sotto le unghie.
Sono l’ultima amante, l’inutile appello alla grazia.
Io sono il crepaccio che avete aperto, l’urlo che canta dal precipizio.
Sono la fiaba scritta dal boia, l’ultimo chiodo che affonda nella bara.
Io sono la memoria del condannato, la serpe che si avvicina silenziosa.
Sono il sorriso alle spalle, il ricordo che deforma.
Io sono il sicario del destino, la vedova che aspetta all’altare.
Sono cecità perpetua, vessillo che disonora .
Io sono futile, eppure mi bramano.

Vi farò brandelli irriconoscibili, vesti strappate gonfie di pus, goffi esseri senza arti con gli occhi sbarrati dal dolore.

Io sono la vendetta.
Io ho un solo desiderio: bruciare insieme a voi.


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