venerdì 23 giugno 2023

T

 

Thérèse amava viaggiare, il destino a volte è dispettoso ma cede sempre davanti all’amore.

Si risvegliò con della sabbia in bocca, un’ombra che le provocava sollievo sul viso e gli occhi gonfi e arrossati dal sale.

In piedi sopra di lei una donna la guardava, anzi, la osservava con un occhio solo, l’altro occhio era coperto da un velo turchese.

«Che posto è questo?», riuscì a dire prima che un paio di braccia la sollevarono verso il cielo specchiato.

Timbuctù. Questa fu la risposta, poi svenne di nuovo e una voce che conosceva bene le disse…

Caro amore mio, in questo posto le strade sanno di spezie sconosciute e le donne coprono un loro occhio con un velo perché il loro viso è di una bellezza tale che gli uomini impazzirebbero a vederlo per intero. Se il mare ti ha condotto qui significa che i tuoi occhi, così belli, devono poter guardare ancora per molto tempo le meraviglie del mondo. Forse, un giorno, se una nave farà naufragio e se il mare vorrà, potrai vedermi camminare sulla spiaggia, e io riconoscerò il tuo viso anche coperto da un velo turchese.

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