Mare Oceano,
inafferrabile mistero, per noi, che non riusciamo e mai riusciremo a
comprendere la tua grandezza, che ci fermiamo all’improvviso ad ammirarti, che
ti temiamo e ti desideriamo; che per vederti siamo disposti a sfiancanti salite
tra pinete, stretti sentieri pietrosi, tornanti abbagliati dal sole, nebbie
umide e dune diafane.
Sogno e madre del deserto.
Efebica natura che dispensi a tuo capriccio riflessi e tramonti, che uccidi con malinconia, che sommergi orizzonti e apri a insenature, cale, dirupi di pietre verticali.
Chi sei? Dove sono i tuoi occhi? Dove nascondi i tesori? Dove porti colui che non ritorna?
Dove finisci?
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