Nella
nebbia che si alzava dal fiume s’intravedevano le luci gialle sulle facciate, l’umidità
lucidava le pietre del passaggio tra la riva e le abitazioni.
Noi
scendevamo verso la sponda destra, avevamo già passato la piccola
discesa che ti porta a livello dell’acqua.
Milla mi
teneva un braccio intorno alla vita, io le tenevo le spalle, urtavamo i nostri
fianchi ad ogni passo. Senza fretta e senza pensare a cosa ci saremmo detti.
Non era molto importante, il freddo ci spingeva vicini e tutto aveva un senso.
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