venerdì 6 novembre 2015

L'evasione (DREAMER #10)

Mi dispiace per Pit.
Del resto se non l’avessi buttato dalla finestra non si sarebbe verificata quella situazione di caos e profondo stupore tra il personale del turno di notte. Situazione che rispecchiava le mie aspettative di fuggitivo.
Dreamer è fuori gente!
Non hanno pensato alle grate, niente grate alle finestre per i piani alti.
Un corpo scagliato con forza contro il vetro rinforzato genera sufficiente spinta da mandare tutto in frantumi.
Pit giace di sotto, un po’ scomposto di braccia e gambe. Non ho avuto tempo di capire quanto fosse ancora tra noi, comunque vada: grazie Pit, sei stato l’angelo mandato al momento giusto.
“Aiuto! Infermiere! Pit si è buttato, si è buttato dalla finestra… aiuto”.
Adesso comincia il difficile: andare in giro con il culo al vento e un camice da ospedale, bianco a pois blu, non è la tenuta migliore per un evaso.

Dalle telecamere di sorveglianza, si vede il paziente Hugine Bedford scendere nel cortile. Il paziente esce dal campo visivo dopo essersi addentrato nel giardino. Ricompare sui monitor mentre esce dal cancello nel momento in cui entra l’ambulanza. L’agente nella guardiola era impegnato a segnalare il corpo del suicida al personale medico.
Nella camera del paziente, incisa nel pavimento di linoleum del bagno, è stata trovata la seguente scritta:“Dreamer was here”.


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