lunedì 15 febbraio 2016

LA PASSEGGIATA (Chon)

C’è una scalinata che cade verso il paese, tutta curve e gradoni di pietra che sono stonati come un pianoforte dimenticato in cantina; gradoni tutti storti e tutti diversi con sassi che sbucano a caso dal terreno, questa via si butta giù con coraggio e ignoranza fino alla piazzetta che si apre sul mare. 
Se si attraversa la piazza si arriva sul ciglio della strada che in questo punto fa una curva disegnata con il compasso, la curva segue la piccola striscia di sabbia che è l’unica spiaggia del borgo, poi sono tutti massi che si trattengono a vicenda per non rovinare in acqua.
Sulla sabbia, dando le spalle al mare, basta alzare la testa e si vede la casa e il grande ulivo che fa da pennone.
Chon, la scalinata aveva cominciato a percorrerla da solo. Ogni tanto, dopo cena, scendeva da solo in mezzo al silenzio e all’odore che hanno i posti di mare d’inverno: un misto di muffa e di sapone sciacquato a mano. 
Aveva provato ad invitare Carol in queste passeggiate serali, la risposta era sempre stata la seguente: "Magari un’altra volta, grazie". 

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