“Anche
oggi, come ieri, come anni fa, come sempre. Si apre un ragionamento sul fare il
monologo. Ragioni non ne abbiamo, non ce n’è.
A chi
importa del monologo? A nessuno.
A chi
frega nel 2017 di ascoltare in silenzio? A nessuno.
Ricercare
un’autorevolezza, che poi altro non è che un’assoluzione, è tempo perso.
Teniamo l’autorialità, responsabilità solo nostra (di chi scrive il monologo),
doniamo la gioia del compiacersi a chi re-citerà, lo citerà a suo gusto e a suo
modo; sarà altro autore, attore non basta. Atto sì, se farà atto, probabilmente
qualcosa succederà, se si farà attore sarà la noia.”
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